Comunicazione esterna e interna: dove sta (se c'è) il confine?

di Paolo Brescia

Secondo appuntamento con la nostra rubrica di sport e marketing, di uffici stampa e comunicazione.
Parliamo di comunicazione INTERNA e comunicazione ESTERNA. Dove si pone il confine, se c'è, chi deve fare cosa e perché serve curare la comunicazione interna bene come la comunicazione esterna. Sono ambiti differenti, ma uguale deve essere l'apporto di strumenti e metodi.




A) COMUNICARE CON L'ESTERNO
Questo ambito aiuta voi e la vostra società, sia essa sportiva o di altri settori, a promuovere la vostra immagine, a rafforzare il vostro nome/brand o addirittura a creare la prima rete di contatti se siete "neonati" o poco conosciuti. La comunicazione esterna colma il divario tra quello che gli altri pensano di voi e quello che volete che gli altri pensino di voi.

Per questi motivi, essa implica alcuni parametri di base:
-A CHI (comunico)?
-COSA
-COME
-QUANDO

Ovvero: chi sono i miei destinatari, quale il mio messaggio, quali i canali, quali i tempi e modi.
Di questi punti parleremo nei prossimi appuntamenti, ma ciò che salta all'occhio è l'importanza vitale della comunicazione esterna intesa come "assegnazione di significato condiviso"(dunque non solo da me, ma dalla comunità a me collegata): una società sportiva è nota per il calcio e il nuoto, ad esempio. Se dal 2010 ha inserito anche il tennis tra i suoi sport e non ingrana con gli iscritti in quella disciplina deve rivedere alcune dinamiche. Ecco un elenco di domande: 
è lo sport giusto per me? ; la zona della città ha altre scuole tennis?; l'ho comunicato bene e con chiarezza?; nella descrizione del sito web, nei gruppi locali, sui social network e nei biglietti da visita ho inserito questa novità? ho mai realizzato open day dimostrativi? possiedo campi di qualità e istruttori affidabili? curo che gli iscritti attuali si prodighino per consigliare ad altri questa disciplina? 
Sono solo alcune piccole osservazioni che possono cambiare l'esito di una innovazione che nel tempo si renderà necessaria: magari vi potreste sentire "piccoli" perché avete iniziato da poco il tennis, per restare all'esempio, e invece siete molto avanti col calcio. La tentazione è allora quella di parlare solo dei vostri risultati calcistici, perché "è la tradizione che lo impone". Per tutto questo, e per molto altro c'è la comunicazione esterna. Ne riparleremo.

B) COMUNICARE CON L'INTERNO
Ecco il punto nodale. La comunicazione interna è una questione dibattuta per chi si occupa di uffici stampa. Esempio: comunicare sul vostro sito web che la squadra X deve recarsi all'ora Y per la partita XY del campionato ZX è comunicazione interna EFFICACE? il messaggio arriva a chi deve arrivare o si disperde al visitatore casuale che non è minimamente interessato al vostro appuntamento? Propenderei per la seconda. C'è chi consiglia le famose "aree riservate" del sito, con password e nome utente. Io lo trovo uno scomodo sistema, considerato il fatto che allenatori, dirigenti e giocatori alla fine si affidano al caro vecchio telefono cellulare o ai messaggini di conferma. Dunque, alcune soluzioni: dividere le discipline sportive per categorie (es Scuola Calcio/basket/altro se la avete+agonistica+prima squadra, ecc); individuare dei responsabili di settore e creare con loro (pochi, ad esempio 6,7) una mail list o un gruppo di messaggistica istantanea. Su questo gruppo, avvisarli per tempo, magari con piccoli schemi realizzabili tranquillamente su smartphone, degli orari dei match e degli allenamenti, e assicurarsi che ognuno di loro abbia contatti diretti con i giocatori o con i genitori (magari in altri gruppi o mail list, in cui voi dirigenti evitate di entrare, per non esplodere). Infine, la gestione delle critiche e controversie. Sì, perché la comunicazione interna è senz'altro logistica ma è anche emotiva. Ne parleremo più avanti, ma una prima indicazione viene da come si possono rendere armoniche le situazioni spiacevoli senza ledere l'immagine della società.

Un consiglio come esempio: individuare un responsabile (anche un segretario o un collaboratore) e inserire sul sito un numero di telefono per "precisazioni, osservazioni, critiche, ecc": un numero al quale si risponde il più possibile, si annotano le osservazioni, si girano ai dirigenti e ci si lavora. Facendosi lasciare il numero si può rivedere con chi ha chiamato se la questione è stata risolta o meno. Evitando alzate di voce, stress e voci maligne.

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