giovedì 5 settembre 2013
Oggi siamo costretti ad analizzare un caso, l'ennesimo, di strumentalizzazione di frasi e dichiarazioni sui gay.
Per entrare subito in clima, ecco l'apertura e le parole di Repubblica:
Torna a scandalizzare la Francia con le sue dichiarazioni anti gay, Alain Delon, fedele alla sua immagine di sex symbol tutto d'un pezzo. L'attore ha affermato in diretta televisiva che l'omosessualità "è contro natura". Delon è intervenuto alla trasmissione 'C à vous' di France 5. "Mi dispiace dirlo ma non esistono più differenze, non c'è più rispetto. Non ho niente contro i gay che si mettono insieme, ma noi uomini siamo fatti per amare le donne.
Continua The blasting news:
La dichiarazione del famosissimo attore ha scandalizzato tutta la Francia e scatenato un vero pandemonio sul web, seguito da tantissime critiche soprattutto dalle associazioni gay, provocando la pubblica indignazione. Durante l'intervista, la conduttrice Alessandra Sublet è rimasta senza parole davanti alla rivelazione di Delon.
Questo caso è senz'altro il più assurdo mai sentito. Come si può definire omofoba - e ancor peggio come può creare scandalo - una persona che cerca semplicemente di ribadire concetti naturali, in modo educato e molto semplice. Se analizziamo i due articoli vediamo un ripetersi delle seguenti parole: scandalo, rivelazione, pubblica indignazione, parole anti gay.
Ora, lungi dal volersi ergere a giudici - ognuno ha infatti il diritto di pensarla come vuole sulle parole del famoso attore - ma sembra ancora un episodio di cattiva informazione. Bastava riportare il fatto, inserendo le dichiarazioni testuali, e lasciando ai lettori se pensare che fossero parole scioccanti, o pura e semplice affermazione di una condizione reale delle cose. Perché i lettori, loro si, avrebbero scelto subito, liberamente, una delle due strade. E, probabilmente, non ci sarebbe voluto molto per scegliere di stare dalla parte della verità. E, l'inciso è doveroso, dalla parte della natura delle cose.
di paolo brescia
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