#Ep2014: il punto di Paolo Brescia


Ha vinto lui. Non Grillo(che debacle!), bensì "l'ebetino", così come ama definire Renzi il leader pentastellato.
Un ebetino da 41%, però. Complimenti a lui, ma ora vogliamo più fatti e meno parole, Matteo. L'Italia ti ha scelto.
Dicevamo di Grillo, sotto il PD di 20 punti. Anche qui l'Italia ha scelto. Abbiamo scelto di non affidarci ai populismi in odor di dittatura, di non credere a un comico che accusa altri comici, di non guardare a politiche economiche folli e irrealizzabili. 



Scende FI, frutto del caos che regna intorno a Berlusconi. Toti ha fatto male la campagna elettorale, quel 16% sono i fedelissimi, sempre gli stessi.

Bene Lega, Ncd ,Tspiras. O meglio, bene per loro che sono entrati. Non sembrano partiti innovatori, taluni per posizioni estreme. destrorse o totalmente di sinistra, altri per il conservatorismo che rasenta la palude(P.Casini direbbe: non è questione di questioni, è questione di altre questioni...).
Delusione immensa per FDI, al 3.6%. Il "rilancio della destra" come lo avevamo chiamato ieri, ha fallito. Molti comunque, a destra, stanno cambiando visione, orientandosi sempre di più verso le idee di questo movimento.

Incommentabile il risultato del tiepido centro di Tabacci e Scelta Civica, SE. Uno scarso 1,3%, segno della non considerazione che hanno gli elettori verso chi non sa schierarsi. 

In generale in Europa vittoria-non secca come le altre volte-del PPE, ma la maggioranza sembra difficile da formare. All'estero-in Francia ad esempio-esplode la protesta, più o meno lecita:FN, Le Pen, al 25%, AlbaDorata al 10% in Grecia. Staremo a vedere i nostri 73 eurodeputati che faranno, con un occhio particolare ai principi non negoziabili, importanti nelle politiche dell' UE.

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