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Ripropongo un mio vecchio articolo, in vista delle europee...



giovedì 19 settembre 2013

Giorgia Meloni: il rilancio della destra italiana?

Una nuova speranza per la destra italiana? Così sembra, grazie ad Atreju 2013, la festa annuale del centrodestra italiano, organizzata da Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni.


Ogni anno ad Atreju vengono invitati ospiti da ogni dove politico-sociale. Ma quest'anno gli esponenti della galassia conservatrice hanno gettato le fondamenta di un’unica casa comune. La cui fisionomia è improntata al rifiuto dell’Unione Europea dei banchieri e dei mercanti e del suo pilastro monetario soggetto ai diktat tedeschi” in nome di parole d’ordine come sovranità economica e identità nazionale, all’ostilità contro “la tirannia del relativismo multiculturale, alla tutela intransigente dei 'valori non negoziabili'.



Altri spiragli arrivano da Marino, presente ad Atreju: "Il Paese ha bisogno di una destra come la vostra. Se ci sono una destra e una sinistra che vogliono cambiare le cose, e non occupare poltrone, allora l’Italia ce la può fare". Il chirurgo dem, accolto da applausi, ha poi detto sorridendo ai militanti di Fdi: "Avete una leader che è una forza della natura". A prospettare le linee guida del nuovo soggetto è infatti Giorgia Meloni, mente e cuore di Atreju, che respinge l’idea di voler rifondare Alleanza nazionale in forma speculare alla rinascita di Forza Italia. L’approdo dovrà essere “un movimento popolare calato nell’anima della nazione, conservatore nei valori e rivoluzionario nell’attitudine al cambiamento, partecipato e non oligarchico”.Una formazione, rimarca la leader di Fratelli d’Italia, che sogni “un’Europa non soffocata dal cappio dell’euro a egemonia tedesca, fiera delle radici greco-romane e cristiane, capace di una politica estera dignitosa oggi incarnata soltanto da Vladimir Putin”. Un partito che si batte “per tutelare la vita in ogni suo stadio, contrasta l’equiparazione delle unioni gay alla famiglia naturale, rifiuta di considerare la tossicodipendenza una libertà e la cittadinanza un istituto automatico”. Una forza “che non candida pregiudicati e fonda la giustizia sulla responsabilità di chi ha potere sulla libertà delle persone”
Un programma alternativo dunque che riscuote condivisione in numerosi esponenti del centro-destra. A partire da Gianni Alemanno.
Olimpia Tarzia invita a valorizzare “tematiche cruciali come la vita da preservare a ogni costo, la famiglia come società naturale fondata sull’unione tra uomo e donna che viene scoraggiata e umiliata dalle leggi esistenti”.


Tutto ciò, però, è seguito da un fondamento comune, ribadito silenziosamente, ma sempre messo in luce: “Liberarsi dall’ipoteca di Berlusconi e dei suoi servitori".

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