Se la domanda invece viene posta su quanto la scuola prepari alla vita futura, le cose cambiano: solo il 32,68% dice abbastanza, e sale chi ritiene che la scuola prepari alla vita poco (32,61%) o pochissimo (25,89%).
Il problema non sembra essere il coinvolgimento dei genitori nella scuola, che trova un certo equilibrio nelle preoccupazioni: viene visto come problema che incide molto, abbastanza, poco o pochissimo in parti quasi uguali (tra il 24-25%).
Molto sentito (53,94%) il problema della mancanza dei soldi e ancora di più quello dello scarso collegamento della scuola con l’università e il mondo del lavoro (61,74%). Solo il 28% afferma che lo stipendio degli insegnanti vada bene mentre per il 62% è troppo basso. Sulla sfera educazione sessuale e affettiva il 76% del campione ritiene che sia obbligatorio consultare il parere genitori.
Gli interventi che sono ritenuti più urgenti sono:
- migliorare la formazione degli insegnanti (92,4%)
- migliorare orientamento alla scelta dell’università e collegamento con il mondo del lavoro (91,9%)- la presenza di insegnanti di sostegno per alunni in difficoltà (90,6%)- più soldi per i servizi di base (87,9%)- tecnologie (86,3%)- aggiornare i programmi (84,6%)- studio dell’inglese (84,3%)
Il campione del sondaggio è composto da 71% di genitori, di cui il 58,30% con figli in età scolastica. La maggior parte del campione dichiara di avere figli in scuole statali e una percentuale molto inferiore in scuole paritarie. L’81% degli intervistati si dichiara cattolico praticante.
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