Quando la politica educa all'odio

di Paolo Brescia

Una scuola è ancora aperta.
Non parliamo di chissà quale materna, o dei poveri maturandi, bensì della "scuola d'odio", molto attiva nel nostro paese. Docenti, i nostri politici. O meglio, parte dei nostri rappresentanti ai palazzi. In questi giorni, spicca, come seminatore d'odio, Ignazio Marino.
Ieri sera il chirurgo, sindaco di Roma dal 2013, era alla  festa dell'Unità, dove è stato accolto dai militanti del Pd.

Dalla folla in diversi hanno gridato "asfaltali", e poi "Marino tieni duro, mi raccomando resisti". "Sono felice di essere qui - dice - per fare un bilancio con il mio popolo di due anni di attività e guardare al futuro per la Roma che vogliamo per il prossimo decennio. In 2 anni a Roma abbiamo fatto cambiamenti epocali nonostante una situazione economico-finanziaria drammatica". Non fa passi indietro, il sindaco. "Ho un dovere morale. Io non sono stato eletto dai capibastone ma da voi cittadini. Io non vi tradirò. Andremo avanti fino al 2023 e faremo lì il nostro bilancio".
Si possono non condividere le parole di Marino, ma non si discute che restano opinioni. L'offesa gravissima ed intollerabile, però, arriva quando Marino parla di predecessori, destre e affini: "Se dopo il 2023 dovessi scrivere un libro su quello che ho visto dovrei iniziare con la frase del film che dice "Ho visto cose che voi umani non avete visto mai: quello che ho visto in Campidoglio dopo l'arrivo di una destra che non ha vergogna: tornino nelle fogne da dove sono venuti invece di dare lezioni di democrazia e rigore a noi che siamo i naturali eredi"Poi aggiunge: "Per me dover spiegare quando parlo con Bill de Blasio, sindaco di New York, che il mio predecessore ha un avviso di garanzia per associazione mafiosa, non mi sento bene a dirlo"E' duro l'attacco nei confronti di Alemanno. "Ricevetti una telefonata dal mio predecessore. Mi disse 'So che state cambiando i consigli di amministrazione. Ti posso dare due nomi?'. Io gli risposi 'Ma perché hai qualcuno con un curriculum davvero preparato?' Silenzio dall'altra parte. E dopo mi disse: 'Ma il Pd non ti ha parlato?'. Io risposi di no. Qui adesso non c'è quel Pd a cui forse eri abituato tu".

Siamo di fronte ai colpi di coda di un sindaco che è arrivato allo stremo delle forze, vicino ad abbandonare tutto, ma non a perdere l'abitudine di offendere a raffica. Offendere Alemanno è becero, ma non è da cercare lì il fulcro della discussione. Alemanno ha provveduto a denunciare Marino per diffamazione, perché evidentemente ritiene che le parole dell'esponente PD siano false. Ci penserà chi di dovere a chiarire la vicenda. L'offesa vergognosa è l'affondo alla destra tutta: tornino nelle fogne, da dove sono venuti. Una frase che serve solo a far serpeggiare l'odio fra fazioni politiche e che rappresenta quanto questa politica ha perso l'origine della sua missione: servire e migliorare la società. Come si migliora la società se si instilla l'odio nei cittadini? Se Marino pensa che fare politica sia sputare offese a destra e sinistra, torni a fare il medico. E magari, faccia anche pulire le fogne di Roma, troppo spesso ridotte in pessime condizioni.

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