Elogio del Garantismo, anche sui #PanamaPapers


di Paolo Brescia

Giorni di #PanamaPapers. Tutti ne parlano, pochi sanno veramente di cosa si discute. Da il post.it:

I Panama Papers, cioè dei documenti trapelati da una delle più importanti società del mondo che si occupa di creazione e gestione di società off shore (organizzazione che ha la propria sede legale in un paese diverso da quello nel quale sviluppa i suoi affari principali) e studiati nel corso di una lunga inchiesta giornalistica che ha coinvolto decine di quotidiani internazionali, sono stati diffusi domenica sera da diversi giornali e siti di news. Il loro nome deriva dal fatto che la società coinvolta è la Mossack Fonseca, che ha sede nel paese centro-americano di Panama. Come ha riassunto il Guardian, i documenti riguardano le attività di migliaia di società, alcune controllate da politici, capi di stato e banche di tutto il mondo.

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I documenti riservati sono stati consegnati al giornale tedesco Süddeutsche Zeitung da un dipendente della Mossack Fonseca che ha voluto restare anonimo e che ha detto di aver rischiato la sua vita diffondendo i documenti. La Süddeutsche Zeitung ha poi condiviso i documenti ottenuti con il Consortium of Investigative Journalists, che a sua volta ha chiesto aiuto a oltre 100 organizzazioni giornalistiche di 80 paesi diversi, tra cui il Guardian e BBC, (e l’Espresso in Italia), per studiarli e analizzarli.In tutto si parla di 11,5 milioni di documenti per 2,6 terabyte di dati. Secondo molti siti di news i documenti ottenuti costituiscono per quantità la più grande fuga di notizie della storia.

Avere soldi nei paradisi fiscali è illegale?
Non necessariamente
: in molti casi e per molti paesi è lecito avere società in paradisi fiscali, a patto che questo e la quantità di soldi che gestiscono venga dichiarato alle autorità. Spesso i paradisi fiscali vengono usati per superare regole particolarmente rigide di alcuni paesi sullo scambio di valuta, per proteggere la ricchezza da furti e per gestire complicate pratiche di bancarotta o acquisizioni. In molti casi, tuttavia, i paradisi fiscali vengono usati per scopi illegali: in primo luogo nascondere ricchezza per evitare di dover pagare le tasse dovute nel paese interessato e per riciclare denaro. Un documento contenuto nei Panama Papers, una nota di uno dei soci di Mossack Fonseca, spiega che “il 95 per cento del nostro lavoro coincide con la vendita di sistemi per evadere le tasse”.
 
Elogio del garantismo, ancora una volta andiamo a fondo non condannando tutti, non assolvendo chicchessia. 

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